PROVA TESTA A CREMAGLIERA MANFROTTO 410 JUNIOR

Il post più frequentato di questo blog è quello dedicato alla prova del Kipon N/G-FX Adapter, mi sono quindi rassegnato al fatto che, più che per guardare le mie foto,  quei pochi che frequentano questo blog lo fanno alla ricerca di informazioni tecniche.

Per me è un piacere condividere le mie impressioni, cercherò di farlo nel rispetto di una sola regola fondamentale, scrivere di ciò che ho provato, di cui ho esperienza diretta, di ciò che conosco.

Per deformazione professionale, la mia passione fotografica si è spesso incontrata con l'architettura,
dagli esami all'università fino alle odierne necessità professionali, la restituzione fotografica di architetture o di parte di esse, mi ha sempre interessato, tanto che uno dei primi "accessori" acquistati anni fa fu appunto un cavalletto.
Per fotografare un'architettura due cose sono importanti un'ottica adatta, e un sistema cavalletto-testa perfetti*.
Più si utilizzano ottiche grandangolari, o fisheye, notoriamente soggette a distorsioni sensibili, più diventa importante già in fase di scatto,  eliminare per quanto possibile sia le deformazioni (fughe) prospettiche, che gli errori di orizzonte, difetti fastidiosi eliminabili in fase di post-produzione, solo a spese di pesanti ritagli dell'immagine finale.
Chi ha provato a fotografare un interno, sa quanto ogni millimetro di focale sul lato grandangolare sia utile.
È frustrante, in fase di sviluppo digitale, per correggere l'orizzonte della foto, essere costretti a ritagliare, per non parlare della eventuale correzione delle linee cadenti.

Passiamo alla descrizione della testa:
più massiccia (1,220 Kg) e più solida di quanto mi fossi immaginato, è completamente in alluminio, tranne le ghiere di sblocco rapido, in plastica, e il rivestimento in gomma delle manopole di movimento fine.
La testa è del tipo a tre assi, per ognuno degli assi sono disponibili una ghiera che consente lo sblocco e i movimenti più lunghi evidenziata in rosso, e una manopola in gomma che permette le regolazioni di precisione evidenziata in blu.
Su tutti gli assi sono riportate scale goniometriche di precisione.
intorno all'asse verticale la testa può ruotare di 360° sull'asse frontale può ruotare di 120° da -30° a +90°, sull'asse laterale può ruotare di 120° da +30° a -90°.
Subito sotto la piastra rapida vi è una piccola bolla, indispensabile per regolare l'orizzonte.
La piastra 410PL è ampia, rivestita in gomma morbida e garantisce un'aderenza perfetta della fotocamera, basterà serrarla correttamente per dimenticare le fastidiose torsioni che avvengono talvolta con le piastre più piccole.
Il sistema di collegamento a vite tra piastra e fotocamera, e qui forse troviamo uno dei pochi piccoli difetti della testa, deve essere serrato con l'ausilio di una moneta, non ha cioè quel piccolo semianello da ruotare ormai standard.
La piastra viene fornita con due viti di passo diverso una da 1/4" standard e una da 3/8".
Lo sblocco della piastra dalla testa avviene grazie ad una leva dotata di un pulsante di sicurezza, che impedisce lo sgancio accidentale.
La portata massima della testa è di 5 kg e l'altezza della medesima è di 13cm, per cui montata su un cavalletto 055 XPROB l'altezza massima di lavoro raggiunge la notevole altezza di 153,5 cm con la colonna centrale abbassata e 190,5 cm con il cavalletto completamente esteso.
Per meglio valutare le dimensioni della testa e della piastra ho fotografato di seguito entrambe a confronto con la testa 498 dotata di piastra RC2
Chiunque abbia avuto esperienza con una testa tradizionale, sia a sfera, che a tre assi, sa quanto sia frustrante, una volta composta con cura l'inquadratura, specie con ottiche dal peso importante, constatare che serrate tutte le manopole, pur se lentamente la testa inizia a muoversi.
Tutte le teste che ho provato fino a oggi avevano dei movimenti, appena percettibili, o più sensibili, una volta serrate, tanto da spingere il fotografo a prevedere una sorta di pre "alzo", sull'asse orizzontale, per ottenere poi l'inquadratura voluta.
Con la 410, non c'è alcuna manopola, nessuna leva da serrare, non ci sono frizioni da regolare.
La testa si muove sui tre assi in maniera continua e precisissima, assecondando i nostri comandi, e quando abbiamo raggiunto la regolazione voluta la fotocamera mantiene la posizione senza incertezze e non abbiamo fare altro che da scattare.
Le caratteristica appena descritte, la rendono perfetta per l'uso nella foto di architettura, nella foto paesaggistica, nelle foto HDR e, con l'aggiunta di una slitta micrometrica, una scelta quasi obbligata per la macrofotografia; ovvero in tutti i casi in cui si può comporre con precisione e calma la scena.
Le medesime caratteristiche la rendono inadatta alla caccia fotografica, alla fotografia sportiva e a tutte quelle situazioni dove la rapidità di movimento e la leggerezza sono caratteristiche essenziali.
Visto il peso significativo, la capacita di carico e la solidità della testa, merita di essere montata su un cavalletto all'altezza, secondo me il punto di partenza per non mortificarne le qualità sono i cavalletti della serie 055 o 190 sempre della Manfrotto, in alluminio.
Ultima considerazione sul prezzo, per quanto sicuramente allineato alla qualità e alle caratteristiche dell'oggetto, non è basso, specie se si prova a comprarla direttamente dal sito Manfrotto, ed è giustificato dal fatto che questo è un oggetto rivolto ai professionisti, o quanto meno agli appassionati evoluti.

Confronto tra Manfrotto 410 Junior e 498 RC2

Piastra RC2 - Piastra 410PL

Piastra 410PL - Piastra RC2

Testa Manfrotto 410 Junior - D7000 + Nikkor AF ED 80-200 f/2.8

In Breve

Una testa che permette di scegliere l'inquadratura con assoluta precisione e solida come una roccia, semplicemente perfetta.

Pregi:

Precisione
Solidità
Accuratezza
Dimensioni Piastra
Sicurezza
Peso


Difetti:

Peso
Rapidità
Sistema di serraggio piastra alla fotocamera